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Il progresso tecnologico e l’avvento dei social network dell’ultimo decennio hanno fatto registrare un exploit delle vendite di smartphone ben oltre le aspettative. I dispositivi mobili di telefonia sono diventati nel tempo degli apparecchi ultra tecnologici dotati di fotocamera, microfono, connessione wi-fi, bluetooth, giroscopio e di applicazioni che ne potenziano le caratteristiche e ne aumentano le funzionalità. Sono diverse le case produttrici del comparto elettronico che si sono mosse verso questa direzione e, oltre i noti marchi Apple e Samsung, l’offerta si arricchisce oggi di nuove aziende competitor dei big di settore. Potremmo dire che, quello legato alle vendite degli smartphone, è stato un vero e proprio boom del mercato tecnologico che, con i suoi device mobili, ha conquistato davvero tutti e cambiato le abitudini e i comportamenti della nostra vita quotidiana. La nuova era, però, riguarda un nuovo tipo di dispositivo: lo smartphone sostenibile. Un prodotto pensato per rinnovare l’industria elettronica verso un approccio produttivo a sostegno dell’ambiente e delle persone.

L’inquinamento generato dall’industria elettronica

Se da una parte il progresso tecnologico ha oggettivamente migliorato l’esperienza utente digitale e ridotto in modo significativo tempi e distanze funzionali permettendo a chiunque di interagire con amici o colleghi da ogni parte del mondo, dall’altra ha sfruttato le risorse naturali presenti sulla Terra e oggi il settore dell’industria tecnologica risulta essere uno tra i più inquinanti per l’uso sfrenato delle risorse energetiche e l’estrazione di materiali rari a cui attinge. Un’industria capace di produrre ingenti danni al nostro pianeta e il conseguente problema rappresentato dai cosiddetti rifiuti RAEERifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – che non possono essere riciclati e rappresentano una delle cause di inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria. Le innovazioni producono novità e cambiamenti che non sempre sono in linea con la tutela ambientale

Un’altra importante aspetto da prendere in esame riguarda la tossicità dei dispositivi elettronici, i quali contengono al loro interno differenti prodotti chimici pericolosi per la salute umana. Si tratta di sostanze che, in molti casi, presentano livelli superiori fino a 100 volte la soglia consentita. Infine, c’è da considerare l’effetto negativo che i dispositivi del settore telecomunicazioni sono capaci di arrecare all’ambiente, dal depauperamento delle risorse naturali al problema del riscaldamento globale, oltre al rischio a cui sono sottoposti molti lavoratori ridotti in condizioni disumane e senza alcun tipo di tutele e garanzie.

In che modo l’industria tecnologica può ridefinire la strategia imprenditoriale avvicinandosi a un approccio più responsabile? La risposta sembra arrivare dallo smartphone ecologico, il dispositivo elettronico che risponde ad elevati standard etici e a misure di approvvigionamento delle materie prime più contenute. Vediamo come funziona e quali vantaggi offre lo smartphone green, ideato per rispondere in modo netto e significativo all’impatto sociale e ambientale del settore  industriale.

smartphone_ecologico

Cos’è uno smartphone sostenibile e quali vantaggi comporta per l’ambiente e per la nostra salute?

L’impatto dell’industria elettronica ha in questi anni scalato le vendite dando vita a una produzione illimitata di dispositivi pensati per ogni tipologia di target e fascia di prezzo, dotando le persone di uno strumento tecnologico ormai presente nella vita di tutti i giorni.

Lo smartphone sostenibile si colloca nel mercato come uno di quei prodotti rivoluzionari in grado di offrire le stesse garanzie e funzionalità tecnologiche dei modelli tradizionali, ma rispondendo al contempo a standard qualitativi progettati per rispondere a una serie di criteri etici e responsabili:

  • scelta dei materiali;
  • etica del ciclo produttivo;
  • lunga durata del prodotto;
  • riuso e riciclo.

Per quanto riguarda la scelta dei materiali questa è molto legata all’etica del ciclo produttivo. Per citare un esempio dell’impegno necessario, affinché sia assicurato un approvvigionamento dei materiali etico, vi invitiamo a seguire il seguente link alla pagina di Fairphone in cui raccontano come sono riusciti ad avere oro certificato Fairtrade

La difficoltà è rappresentata dall’estrema complessità della produzione del dispositivo che richiede moltissimi componenti diversi per la sua realizzazione e questa lunga lista di componenti ha una altrettanto lunga catena di fornitura. Questa catena lunga e complessa rende difficile avere informazioni sull’origine di un materiale e questo deresponsabilizza chi assembla componenti elettroniche dalle problematiche sociali e ambientali presenti all’inizio di questa catena. Eppure le problematiche ambientali e sociali esistono e non potranno essere risolte finché ci sarà l’indifferenza di chi acquista. Per questo è importante riconoscere e premiare gli sforzi compiuti dalle aziende in questo senso.

Un’altra importante innovazione dei device ecologici riguarda la promessa di una più lunga durata complessiva. Gli smartphone tradizionali sono stati spesso accusati di obsolescenza programmata, – come è accaduto recentemente in Italia ad Apple, ovvero di cessare di funzionare dopo un periodo di tempo relativamente breve o di far percepire il dispositivo come vecchio e costringere gli utenti a sostituirlo troppo frequentemente, causando l’aumento dei rifiuti RAEE. La vita più lunga è ottenuta grazie a sistemi operativi personalizzati e componenti facilmente riparabili. In questa logica è l’utente stesso a intervenire sul dispositivo, in modo da aggiornare, aggiustare e prolungare autonomamente il proprio ciclo di vita, incrementando positivamente il tasso di riciclaggio e limitando allo stesso tempo la produzione di nuovi dispositivi. Approda così sul mercato lo smartphone sostenibile, un nuovo modo di concepire la tecnologia e il progresso digitale, basato su valori etici e ambientali.

device_sostenibili

La nuova era dell’industria elettronica: lo smartphone etico e responsabile

I principali fattori che influiscono nell’acquisto di uno smartphone sono perlopiù legati a caratteristiche tecnologiche e di design, oltre che di costo. L’aspetto riguardante l’impatto ambientale è spesso trascurato e sottovalutato, nonostante questo rappresenti un problema tanto delicato. Lo scarico in natura dei materiali tossici e il rischio esaurimento delle risorse naturali condizionano non poco le sorti del nostro pianeta. L’attenzione verso la salvaguardia ambientale e il livello critico del riscaldamento globale hanno innalzato il livello di allarme da parte di governi e istituzioni decisi a rivedere le politiche economico-industriali, anche attraverso campagne di sensibilizzazione a favore di un consumo più responsabile. I consumatori sono molto più consapevoli e interessati a ricevere dalle aziende produttrici informazioni più affidabili sulle misure adottate.

Purtroppo è difficile per il consumatore reperire le informazioni necessarie e confrontare liberamente i device su caratteristiche attinenti la responsabilità sociale aziendale e i materiali scelti in termini di sostenibilità ed eticità. Osservando le informazioni di corporate social responsibility presenti sui siti web delle aziende, il loro codice etico, le certificazioni riportate sui dispositivi e le informazioni pubblicate da organizzazioni terze che si interessano di questi argomenti come il report pubblicato dalla GoodElectronics e il report di greenpeace, possiamo proporre la seguente lista:

Samsung e l’ascesa nel mercato green

Samsung è il primo produttore che si è mosso verso un mercato ecologico e green. Difatti, il colosso sudcoreano è riuscito a certificare uno dei propri device – il Galaxy S8 – secondo lo standard ANSI/UL 110. I requisiti interessano tutte le fasi del ciclo di vita dei dispositivi mobili e i fattori di sostenibilità riconducibili a:

  • efficienza energetica;
  • salute e ambiente e gestione della fine del ciclo di vita;
  • produzione e operazioni;
  • packaging;
  • processi innovativi.

Il Fairphone: lo smartphone sostenibile che punta a un mercato ecologico ed etico

A chi ancora oggi sostiene che non vi sia legame tra innovazione tecnologica e sostenibilità, risponde in modo forte e chiaro il Fairphone: lo smartphone ecologico prodotto da un’impresa sociale olandese. Un dispositivo moderno e innovativo che mira a trasformare il modus operandi dell’industria elettronica secondo un approccio più green e attento all’ambiente. Si tratta di un prodotto realizzato con l’uso di materie prime certificate e provenienti da risorse rinnovabili, sviluppato affinché abbia un ciclo di vita più lungo. Inoltre, l’azienda produttrice pone molta attenzione all’aspetto etico per garantire condizioni di lavoro dagli alti standard qualitativi. Fairphone crea un livello di consapevolezza maggiore tra le persone e i loro dispositivi elettronici, ponendo l’accento sul reale significato di ciò che è equosolidale. Sono le persone e il pianeta i pilastri sui quali l’impresa sociale olandese pone maggiore attenzione. La progettazione del Fairphone è pensata per durare più a lungo ed è stata sviluppata in maniera modulare, per essere facilmente riparabile. Questo garantisce un ciclo di vita più lungo e anche la riduzione dei rifiuti elettronici.

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Dall’azienda tedesca Shift nasce Shiftphone: lo smartphone ecologico

La sostenibilità digitale è forse oggi un concetto ancora poco noto, ma la politica adottata dal produttore Shift nella progettazione dello Shiftphone è la stessa di quella intrapresa dal Fairphone. Anche in questo caso gli elementi vincenti puntano alla modularità, riparabilità e alle scelte etiche a tutela dei lavoratori e della filiera produttiva. Il sistema operativo è una versione personalizzata di Android, Shift OS. Alcuni componenti – come la fotocamera – non sono saldati per il semplice motivo di rendere più sostenibile tutto il processo produttivo e rendere più semplice e conveniente la riparazione. Un modo differente di puntare all’innovazione e al progresso, con un occhio sempre rivolto all’ambiente.

Teracube 2e: ecologico e riciclato

Su indiegogo è presente una campagna di crowdfunding per finanziare un nuovo progetto di smartphone sostenibile. I vantaggi del modello saranno: 25% di materiale riciclato, batteria rimovibile da 4.000mAh, custodia biodegradabile, facilità di smontaggio grazie all’assenza di colla, confezione di carta riciclata e utilizzo di inchiostro di soia. Il prezzo del device è più contenuto rispetto agli altri menzionati ma non c’è menzione rispetto all’impegno etico e ai materiali impiegati. 

Altri modi con cui si può controllare l’impegno ecologico ed etico dei dispositivi elettronici è la certificazione. Nello specifico, oltre la UL/110 di cui abbiamo parlato a proposito della Samsung, citiamo:

TCO Certified

La TCO Certified agisce su diverse categorie di prodotto tra cui anche il settore dell’industria elettronica e più nello specifico la produzione di dispositivi mobili di telecomunicazione. Si tratta di una certificazione (ISO 14024) di sostenibilità completa che copre responsabilità sociale e ambientale durante l’intero ciclo di vita del prodotto, la cui analisi di controllo è demandata a un soggetto terzo e indipendente il quale verifica che prodotto e fabbrica siano conformi a tutti i criteri rispondenti all’etichetta ecologica. Si tratta, però, di un regolamento la cui adesione è su base volontaria e questo non garantisce un controllo rigoroso come, invece, sarebbe auspicabile.

Lo standard di sostenibilità

Approvato nel 2017, lo standard di sostenibilità rivela quali sono i parametri minimi consentiti per garantire la sostenibilità di uno smartphone: dall’intero ciclo produttivo sino al trattamento dei materiali per il corretto smaltimento. Un passo importante che consente di avere maggiore controllo sul processo produttivo del comparto elettronico la cui impronta ecologica continua ad aumentare. Il dato che emerge, infatti, è che il mercato degli smartphone è uno tra i più inquinanti per emissioni di CO2.

Un altro comportamento virtuoso che aiuterebbe il pianeta e consentirebbe al consumatore di abbattere i costi relativi alla scelta di un nuovo device mobile, riguarda gli smartphone usati e la possibilità di acquistare modelli di seconda mano ancora perfettamente funzionanti. Molti Iphone vengono sostituiti pur essendo ancora perfettamente in grado di lavorare, ma perché gettarli via o lasciarli nel cassetto? L’antidoto all’obsolescenza percepita sono i mercati dell’usato che potrebbero nascondere, a volte, problematiche non note ed essere poco pratici. Swappie e Amazon warehouse ricondizionano e testano i device vendendoli come prodotti usati ma con la garanzia di un anno e la praticità di acquisto online su piattaforme autorevoli. In questo modo a beneficiare sarà sia l’ambiente – grazie alla seconda vita donata al prodotto – sia le tasche dell’acquirente che potrà accaparrarsi a buon prezzo un prodotto di qualità.

Acquistare smartphone in maniera responsabile e sostenibile

La produzione di smartphone costa caro al pianeta. In una società di consumo frenetica e divoratrice come quella attuale, urge riflettere sulle nostre abitudini di consumo e sulle azioni di marketing che brand e aziende dell’industria tecnologica perseguono.

Siamo spinti ad avvertire la necessità di cambiare modello ogni anno perché c’è un nuovo miglioramento. Il consumatore medio, pur non avendo bisogno di tanta potenza di calcolo, cercherà di avere il dispositivo migliore. Accade in questo modo che molte persone sostituiscono il loro smartphone prima dell’effettivo bisogno. Gli smartphone definiti obsoleti vengono gettati via e con essi anche i preziosi metalli come rame, oro, cobalto e terre rare. L’estrazione di questi materiali potrebbe aver messo in pericolo la vita dei lavoratori, a meno che non ci siano stati i controlli di cui abbiamo precedentemente parlato, oltre a limitare le risorse per il futuro.

Acquistare responsabilmente smartphone significa valutare non solo le caratteristiche tecniche ma anche l’impegno della casa produttrice e del prodotto verso la sostenibilità ambientale ed etica sull’intero ciclo produttivo. Dopo l’acquisto bisogna trattare con cura il dispositivo e, possibilmente, dedicarsi di tanto in tanto anche alla manutenzione del software. Per questo scopo sono disponibili diverse guide online. Qualora, nonostante le nostre accortezze, il dispositivo dovesse danneggiarsi, riparare lo smartphone sarà economicamente più conveniente se ne abbiamo acquistato uno ecologico e quindi progettato per un più agevole ripristino. Se per esigenze personali dovessimo sostituire il nostro modello ancora funzionante, potremmo scegliere di regalarlo o venderlo. Per quanto riguarda lo smaltimento ricordiamo che non vanno gettati nell’indifferenziato ma devono essere conferiti presso i centri di raccolta RAEE.